L’attenzione di Fevi nel fornire soluzioni innovative procede in simbiosi con l’attenzione agli standard qualitativi richiesti dal mercato.

Il nostro parco macchine viene collaudato prima della spedizione e sottoposto a tutti i test di sicurezza richiesti dalla Direttiva macchine IEC60335-2-69.
I numeri di matricola vengono registrati all’interno dei nostri database gestionali.
Fevi si avvale anche di enti di certificazione esterni per garantire il massimo controllo qualitativo e di sicurezza.


CERTIFICAZIONI

Il nostro catalogo di aspiratori industriali ha una varietà di certificazioni rilasciate dai più importanti marchi di certificazione:

  • TUV Rheinland per il rilascio dei certificati CB inerente agli standard di sicurezza elettrici dettati dalla direttiva macchine IEC 60335-2-69 e inerente alle prove di compatibilità elettromagnetica EMC della direttiva 2014/30/UE
  • DEKRA per gli standard di sicurezza di massima filtrazione dettati dalla direttiva IEC 60335-2-69 - ANNEX AA
  • IMQ - Per la certificazione della Direttiva ATEX 2014/34/UE inerente all’utilizzo di apparecchi in atmosfere potenzialmente esplosive
  • INERIS - Per i depositi dei fascicoli tecnici delle turbine/soffianti a canale laterale e/o aspiratori certificati secondo la direttiva ATEX 2014/34/UE in Categoria 2 D e Categoria 2 GD.


NORMATIVA ATEX

Cosa significa Atex? 
“ATEX” è l’acronimo di “ATmosphere EXplosive”, ovvero atmosfera esplosiva.

Una atmosfera esplosiva è una miscela di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o combustibili in stato pulverulento con aria o comburente, in determinate condizioni atmosferiche nelle quali, con l’innesco, la combustione si propaga alla miscela infiammabile.

 

Normativa

L’Unione Europea, nell’ambito del rischio dovuto alla presenza di atmosfere potenzialmente esplosive, ha adottato due direttive di carattere Europeo in materia di salute e sicurezza, note come ATEX 2014/34/UE (anche ATEX 114) e ATEX 99/92/CE (anche ATEX 137 ora ATEX 153).

La direttiva ATEX 99/92/CE definisce i requisiti minimi in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro con presenza di atmosfere potenzialmente esplosive; in particolare li suddivide in zone, in funzione della probabilità di presenza di atmosfera esplosiva e specifica i criteri in base ai quali i prodotti vengono scelti all’interno di dette zone.

La direttiva ATEX 2014/34/UE è stata recepita in Italia con DLgs 85 del 19 Maggio 2016 e si applica ai prodotti messi in commercio e/o in servizio dal 20 Aprile 2016. La direttiva ATEX 99/92/CE è stata recepita in Italia con DLgs 233/03, entrato in vigore il 10 Settembre 2003. Il successivo DLgs 81/08 del 9 Aprile 2008 (in particolare il titolo XI- Protezione da atmosfere esplosive) e il suo aggiornamento (DLgs 106/2009 del 3/08/09, in vigore dal 20 Agosto) hanno poi superato il DLgs 233/03.

 

Ambiti in cui è richiesta la certificazione ATEX

La certificazione ATEX è sempre più richiesta in moltissimi settori.

Definendo i requisiti fondamentali di salute e sicurezza sul lavoro, è importante che le macchine selezionate anche per l'aspirazione industriale siano conformi alla certificazione ATEX.

Questa attenzione è alta soprattutto nei seguenti settori e ambiti di produzione: industrie chimiche e farmaceutiche, raffinerie petrolio e gas, automotive e aerospaziale, aeroporti e manutenzione aerei, militari, molini e forni industriali, impianti di carbone e nucleare, mangimifici, legno, ingegneria e stampa 3D con l'utilizzo di polveri di metallo, impianti di gestione dei rifiuti, vernici.

Soluzioni

Una guida approfondita e dettagliata, appositamente realizzata per aiutarti a capire quale prodotto sia più idoneo alle tue esigenze ed effettuare un acquisto consapevole e ponderato.

Domande e Risposte

Qui puoi leggere alcune risposte alle domande più frequenti che riceviamo.
Troverai informazioni utili sulla strumentazione più adatta, sulla sicurezza, e sulla tecnica della sabbiatura.

Noleggio operativo

Con FeVi Rent potrai affrontare nuovi progetti che richiedono investimenti significativi che al momento non giustificano l'acquisto del bene